Colpisce molto il linguaggio piano e antimetaforico, ancora più forte in quanto asciutto, simile per il procedimento, le fonti processuali, il processo di Eichmann di Norimberga e per la liricità scevra di effetti a "<em>Istruttoria</em>" di Peter Weiss del 1965 con i suoi Canti, tratto dalle sedute del processo contro SS e funzionari di Auschwitz a Francoforte. Da ricordare che erano quelli anni in cui dell'Olocausto non si parlava né scriveva quasi.
Se il linguaggio è questo viene smentito l'adorniano “<em>Dopo Auschwitz non è più possibile la poesia</em>”.
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